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Personal Branding: non smettere mai di migliorarsi

Fare Personal Branding significa costruire un’azienda dalle fondamenta solide, capace di gestire la propria immagine e di costruire e curare l’immagine dei clienti

Un vero professionista conosce i suoi limiti. Costruita la propria immagine dovrà preoccuparsi di mantenerla e, se possibile, migliorarla. L’immagine è il tuo Brand ed è ciò che ti permetterà di crescere ed espanderti e dovrai essere capace di curare con la stessa passione, con lo stesso amore anche il Brand dei tuoi clienti.

Per riuscirci è necessario avere un team, una squadra di persone affidabili. Tu sei bravissimo e hai imparato tutti i principi del Personal Branding ma nessuno può gestire tutto da solo. Un team funziona bene quando sa cosa deve fare, i membri più affidabili dovranno avere una completa percezione del cliente, partecipare alle riunioni ed essere in grado di prendersi responsabilità nei confronti tuoi e del cliente stesso.

Un team affidabile deve arrivare a sentirsi parte integrante, ed integrata, sia del tuo Brand che di quello del cliente

In caso di problemi o errori, la strategia migliore è sempre quella di chiarire, sia nei confronti del cliente che dei collaboratori. Un dialogo franco, che permetta di sviscerare la situazione e chiarirla, è sempre una buona idea.

E questo è un principio che vale sia nel rapporto con il tuo team che in quello con il cliente cui curi l’immagine del Brand e, soprattutto, verso l’esterno.

Quando un progetto arriva alla fase di “Go, Live!”, è necessario essere pronti ad affrontare i clienti, a rispondere ai loro quesiti, a prendersi le responsabilità di eventuali errori. Un quesito posto da un cliente acquisito o da uno  potenziale va soddisfatto nel minor tempo possibile, soprattutto nel caso ci venisse notificato un errore o un problema di altro genere: non rispondere o prendere tempo restando in silenzio ingenera il sospetto nell’interlocutore e questo non fa bene al Brand.

È molto più proficuo, eventualmente, ammettere un errore e prendersene la responsabilità con l’impegno di rimediare al più presto: forse perderai lo stesso qualche punto d’immagine ma genererai fiducia, ovviamente se saprai risolvere la situazione.

L’umiltà di saper ammettere i propri errori colpirà il tuo interlocutore, soprattutto se saprai giustificarli credibilmente e con originalità. Nessuno è perfetto e chiunque può sbagliare, l’importante è capire da cosa sia dipeso l’errore ed evitare che si ripeta. Questo significa crescere e migliorare, significa sfruttare al meglio una situazione potenzialmente pericolosa riuscendo a trarne insegnamenti e a migliorare l’immagine del tuo Brand.

Personal Branding significa non accontentarsi mai, non smettere mai di migliorarsi.

Come abbiamo visto, il Brand deve essere curato e coltivato come un grande amore, se lasciato a  sé stesso finirà per crollare; quindi va coccolato e protetto. Il Brand, che sia il tuo personale o quello di un cliente, deve avere sempre la precedenza nell’elenco delle tue priorità ed il tuo team deve essere in grado di farlo quanto te, di sostituirti in tutto e per tutto e in qualsiasi momento.

Addestramento, riunioni, coordinamento, tutti gli strumenti per mettere il tuo staff in condizione di operare bene quanto te devono esser messi in atto.

Tu, il tuo Team e il Brand costituite una famiglia inseparabile in cui il Brand è il vostro bambino da far crescere bene e con tutte le attenzioni del caso affinché diventi un bravo bambino, educato e corretto, che sia l’immagine della famiglia in cui è stato allevato.

Alla fine avrai capito che fare Personal Branding è un lavoro che non finisce mai, in cui c’è sempre qualcosa da aggiungere o correggere che, però, potrà darti grandissime soddisfazioni nel corso della tua carriera lavorativa.

La cosa più importante che devi sentire fin dentro alle ossa è che il Brand del cliente fa parte del tuo stesso Personal Brand e che dall’immagine del Brand del cliente dipende anche l’immagine del tuo Brand personale.

MINI GUIDA AL PERSONAL BRANDING

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