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Un Influencer deve sempre esprimersi su tutto?

Etica e responsabilità di chi ha un grande seguito
di Anna Fata

 

In materia di Influencer abbiamo già più volte parlato, non da ultimo abbiamo intervistato Simone BennatiDa grande voglio diventare un .. Web Influencer!”, in cui abbiamo sondato, tra le altre cose, il punto di vista di una persona che è direttamente coinvolto in questa situazione ogni giorno, in virtù della sua professionalità e della sua notorietà.

Procediamo per gradi.
Nella mia prospettiva un Web Influencer è colui che, in virtù della sua professionalità, esperienza, notorietà, fiducia acquisita, ha virtualmente il potere di influenzare il punto di vista e l’azione di chi lo osserva, lo legge, lo ascolta.
Non a caso ho utilizzato l’avverbio “virtualmente”, riferendomi al suo significato etimologico: in potenza, in germe, vi è questa possibilità, ma non è detto che sortisca tale effetto su tutto, su tutti, in ogni circostanza, su ogni evenienza.

C’è un dubbio che ha assalito tanti psicologi (come anche la sottoscritta) e su cui sono state effettuate numerose ricerche negli anni: le persone sono veramente influenzabili?
Dipende.
Dipende dalla persona che potrebbe subire, così come da quella che potrebbe esercitare l’influsso, dipende dalle circostanze, dalla questione. Al limite, ci sono persone che sono più influenzabili in alcune fasi di vita che non in altre.
Dipende, quindi.

Nello specifico, dunque, come ci esercita il potenziale potere di Web Influencer?

Premessa, oltre alla professionalità, esperienza, competenza di una persona in un determinato settore, in un contesto, in una fase della vita e/o del lavoro, la persona in questione deve avere un certo carisma, capacità espressiva, farsi comprendere, cioè, comunicare in modo chiaro, inequivocabile il suo messaggio, in modo che sia il più possibile accessibile (poi dipende: ci si può rivolgere solo agli “addetti ai lavori”, oppure ad un pubblico più generalista, ma la trasparenza del messaggio deve sussistere in ambo le circostanze), deve essere facilmente reperibile, visibile, avere seguito, cioè non solo “follower”, ma saperli coinvolgere.

Tutto questo, però, non sempre è sufficiente per influenzare il prossimo.

Se influenzare significa esercitare un azione sul modo di pensare e di agire, difficilmente, per una persona capace di intendere e di volere, ci può essere dall’esterno un potere assoluto.

Ma, allora, come è possibile influenzare?
Facendo leva sulle aree di inconsapevolezza o scarsa consapevolezza.
E tutti, sottolineo tutti, abbiamo, in modo più o meno esteso, alcune di queste aree.

Come ci si difende dal potere d’influsso esterno?
Sviluppando l’autoconsapevolezza.

Ma, allora, gli Influencer agiscono contro noi?
Dipende.

Ciascuno ha i suoi intenti.
A volte commerciali, a volte no.
Sicuramente il loro potere può essere molto grande.
E le aziende cominciano a comprenderlo.
E a volte se ne avvalgono.
La coerenza, l’onestà, sta poi a ciascun singolo Influencer.

In questo frangente, dunque, come dovrebbe/potrebbe comportarsi un Web Influencer?

Premessa: un Influencer non sempre né necessariamente ha potere su un ampio numero di persone. Spesso si tratta di nicchie, ma tali nicchie in genere sono ben definite, in termini di interessi, professionalità, caratteristiche demografiche. E ad alcune aziende possono “fare gola”. Al di là degli interessi commerciali che potrebbero sorgere, a mio modesto avviso, esiste una questione etica e morale di fondo che dovrebbe essere presa in considerazione ad ciascun Influencer, nella misura in cui si può avere un seguito, più o meno nutrito di persone, che si affidano a loro, che li stimano, che credono e tengono in debita considerazione il loro punto di vista.

Giungo, quindi, al punto nodale: un Web Influencer dovrebbe esprimersi su tutto?

Nella misura in cui le persone li seguono, stimano, rispettano, considerano, anche loro sono chiamati a fare altrettanto verso i loro seguaci, se non anche di più.
Un Web Influencer dovrebbe fare continuamente conto con il suo senso di etica, morale, responsabilità.
Non solo questo implica chiedersi di continuo:

  • Questo/a è utile a chi mi segue?
  • Ma anche: questo/a contribuisce a creare un “mondo migliore” (mondo in cui tutti vorremmo vivere)?
  • E poi: che ruolo posso svolgere in funzione di questa “missione”?

Nel tempo mi è capitato d’imbattermi in due schieramenti diametralmente opposti, e nel mezzo molte altre sfaccettature. Da una parte coloro che sostengono che un Influencer non dovrebbe attenersi strettamente solo al suo settore di competenza, ma esprimersi su molte altre cose, più che altro per non essere noioso.
Dall’altra parte osservo persone che rifuggono come la peste il “tuttologismo”, che porta ad esprimersi su un’infinità di argomenti in modo spesso banale, superficiale, perché difficilmente i limiti umani e di tempo consentono di avere una conoscenza approfondita su tutto e su tutti.

Dove sta la giusta via?
Lungi dal formulare una soluzione valida per tutto e per tutti, credo che, come per ogni cosa, l’equilibrio stia nel mezzo. Offrire contributi altamente qualificati relativamente alla propria area di competenza, pur restando con lo sguardo aperto a quelle aree di vita e di lavoro, per lo più confinanti, che in qualche modo influiscono in tale area. Il tutto condito con una vena di umanità, volendo anche di piccola quotidianità, laddove il contesto lo consente, che aiuta a stimolare l’identificazione con chi ascolta e/o legge.

Questo modo di porsi e di esprimersi dovrebbe essere sempre, sottolineo sempre, veicolato con umiltà, rispetto, senso dell’etica, nella profonda consapevolezza che questo potenziale potere che si ha debba essere messo a servizio della crescita umana e professionale del prossimo.

Per alcune persone, in particolari fasi di vita, anche un parola può rappresentare l’ago della bilancia in grado di segnare la differenza.

Per concludere: non si tratta di mettere un bavaglio alla propria libertà espressiva, bensì imparare a usare in modo responsabile il proprio potere, essere onesti, umili, coerenti, trasparenti, ancor più nella misura in cui si è sotto gli occhi di tante persone che spesso prendono gli Influencer come modello di vita e/o di lavoro. Si tratta di mettere il proprio tempo, talenti, energie, professionalità, competenze  a servizio e utilità del prossimo, senza doppi giochi, senza manipolazioni (e con questo intendo non solo interessi commerciali non dichiarati apertamente, ma anche discussioni vuote o polemiche al solo fine di creare audience funzionale ai motori di ricerca per la propria visibilità).

Il ruolo del Web Influencer, nella mia opinione, è quello di aiutare il prossimo nel cammino verso la libertà di pensiero e di azione, più che d’influsso, diventando strumenti di informazione, conoscenza, consapevolezza, di sé e del mondo.

E’ solo aiutando l’altro a liberarsi dai condizionamenti che lo si trasforma in potente alleato (o Evangelizzatore, come alcuni amano definirlo).

E gli Influencer possono avere un ruolo determinante in tale processo.

 

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