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Personal e professional brand: come trovare lavoro sul web

Coltivare il Personal Branding per promuovere la propria professionalità
di Anna Fata

Oggi un’ampia parte dei nostri contatti di lavoro passa attraverso il Web e i Social Network. Sia che si ambisca a un posto da dipendente aziendale, sia che si stia portando avanti una libera professione, siamo tutti alle prese con la coltivazione del nostro Personal e Professional Branding. In una semplice formula: noi siamo il nostro nome ed è attraverso esso che dobbiamo essere in grado di veicolare in cosa possiamo essere utili a chi professionalmente potrebbe decidere di sceglierci.

Come fare concretamente per coltivare il proprio Personal e Professional Brand per una ricerca attiva di contatti professionali?

Innanzi tutto occorre verificare tramite motori di ricerca, Google, Binge, quali informazioni e immagine trasmettiamo. E’ sufficiente digitare il nostro nome e cognome e verificare quanto emerge. E non solo nelle prime posizioni dei risultati, perché ci sono anche persone che effettuano ricerche assai accurate ed estese nel tempo. E’ fondamentale verificare che i contenuti che emergono siano esattamente quelli che vogliamo rendere pubblico ai nostri potenziali clienti o datori di lavoro.

In secondo luogo occorre decidere di tratteggiare una linea di confine ben marcata e precisa tra vita privata e vita professionale. Oggi i recruiter e i clienti osservano potenzialmente tutto ciò che è a disposizione e magari determinate scelte di vita, politiche, ideologiche, religiose, sociale, se portate all’estremo, possono urtare la sensibilità di alcune persone e allontanarle. Occorre, pertanto, se si desidera in ogni caso pubblicare delle informazioni, prese di posizioni, pensieri che attengono alla vita extra lavorativa, verificare le opzioni della privacy, specie nei Social al fine di restringere accuratamente il pubblico ad una cerchia ristretta di soli amici o familiari.

Quando si decide di essere presenti nel Web e nei Social occorre avere bene in mente le risposte ad alcune domande:

  1. Quali sono gli obiettivi che mi pongo con la mia presenza e la mia attività nel Web e nei Social?
  2. Come desidero conseguirli?
  3. In che modo Web e Social possono interagire e integrarsi in modo coerente con la mia presenza di persona?
  4. Quanto tempo, soldi, energie sono disposto ad investire nella mia presenza nel Web e nei Social?
  5. Dove si trova il target a cui desidero rivolgermi?

Questi sono alcuni quesiti di base di cui è fondamentale avere ben chiare le risposte, al fine di creare una strategia progettuale che sia funzionale agli obiettivi. Tutto questo va verificato passo a passo in itinere, nel caso modificato, grazie anche alla lettura degli analytics che il Web e i Social offrono.

La coltivazione del proprio Personal e Professional Brand, passa necessariamente attraverso una presenza coerente, efficace, costante nel tempo, che si concretizza anche nella pubblicazione di contenuti aggiornati, utili, coinvolgenti, in linea con la propria immagine professionale, nell’“abbigliamento adeguato”, che nel Web passa attraverso fotografie professionali, idonee al contesto, uguali su ogni piattaforma per favorire la riconoscibilità, l’uso del proprio nome e cognome, i riferimenti precisi delle aziende con cui si è lavorato, dei percorsi educativi, e ancora più nella coltivazione delle pubbliche relazioni.

Come creare relazioni efficaci per il Personal e Professional Branding?

I Social nascono proprio per l’innata propensione umana a creare relazioni. Prima ancora che per altre finalità, trovare lavoro, reperire clienti, vendere, fidelizzare, quel che tutti cerchiamo sono rapporto umani, autentici, rispettosi, trasparenti, onesti.

Le relazioni umane andrebbero quindi coltivate per il semplice piacere dello scambio umano e se questo non accade o vi sono interessi non del tutto apertamente dichiarati, chi sta dall’altra parte se ne accorge.

Come fare, quindi, per conciliare l’aspetto umano con quello professionale?

Dando per primi.

Come?

Offrendo contenuti utili al prossimo, tramite blog, post, aggiornamenti di stato nei Social, contribuendo alle discussioni in fieri nel gruppi, nei forum, nei social, rispondendo alle domande che ci vengono rivolte, sia in pubblico, sia in privato, accompagnando le richieste di contatto con un breve messaggio personalizzato o dando il ben venuto a chi ci chiede il contatto, congratulandoci per un successo professionali, o porgendo gli auguri il giorno del compleanno, ricorrenze che ci stessi Social contribuiscono a ricordarci, scrivendo una raccomandazione alle persone con cui abbiamo collaborato. Numerose sono le azioni che possiamo intraprendere per coltivare il lato umano, oltre che professionale, sta a noi scegliere tempi e modi, secondo la nostra sensibilità.

Da tutte queste azioni, e anche molte altre, quel che ne emerge è un Personal e Professional Brand che non solo può ergersi come esperto di settore, capace di risolvere problemi, rendersi utile, ma anche un essere umano che personalizza il suo marchio professionale tramite vicinanza, empatia, ascolto, onestà, trasparenza, di cui tutti, più o meno, siamo alla ricerca. Anche oggi, ai tempi delle nuove tecnologie.

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