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luca conti
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Tutti i segreti di Facebook Marketing

Intervista a Luca Conti sull’uso di Facebook per il proprio business
di Anna Fata

 

Ennesima fatica editoriale per Luca Conti, già Autore di una decina di libri sul Web Marketing e consulente per la aziende in materia. Insieme a Cristiano Carriero questa volta ha pubblicato per Hoepli “Facebook marketing for dummies”un volume semplice e immediato, a prova di persone più che inesperte, in cui svela tutti i segreti dell’uso di Facebook al fine di promuovere il proprio business.

 

facebook marketing

 

Cos’è Facebook, come è strutturato, come funziona, quali opportunità comporta, le relazioni, gli eventi, i messaggi, i video, tab, applicazioni, cosa fare e cosa evitare per rendere il più efficace possibile il proprio business grazie a questa piattaforma.

Le pagine del libro scorrono con fluidità, in estrema semplicità, al punto che ci si trova immersi in un applicare su Facebook quello che si apprende nel testo in modo del tutto naturale.

Nel leggere il testo non abbiamo resistito alla curiosità di intervistare uno degli Autori, Luca Conti, che si è dimostrato immediatamente disponibile:

 

D: Dove sta, secondo te, il confine tra uso personale e professionale di Facebook?

R: Bella domanda Anna. Il confine è labile, come lo stesso confine per tutte le nostre attività online, soprattutto se il nostro lavoro è influenzato in qualche modo dalla nostra immagine pubblica, che oggi passa per la rete. Detto questo, il confine può esserci, se noi lo vogliamo. Facebook, a differenza di qualsiasi altra piattaforma, consente di gestire la privacy dei propri contenuti in maniera puntiforme. Posso pubblicare una foto e farla vedere a tutti gli utenti, oppure scrivere un testo che vede solo un sottoinsieme dei miei amici o anche solo una persona. Ciò significa che non siamo per nulla obbligati a fare di Facebook e del nostro profilo personale la vetrina della nostra immagine pubblica. È una scelta personale. Un paio di anni fa decisi di rendere il profilo Facebook il mio canale privilegiato con gli amici che vivono all’estero, non accettando amicizia da nessun altro. Si paga un prezzo per questo, ma ne vale la pena.

 

D: Quali cifre minime, secondo te, dovrebbero essere investite per una campagna marketing per la promozione di un’attività di un libero professionista, oppure per un’azienda di medie dimensioni? E quale potrebbe essere la scansione temporale del progetto per avere validi risultati tali da giustificare l’investimento?

R: Difficile dirlo, perché ci sono professionisti che parlano ad altri professionisti e professionisti che parlano al pubblico. Lo stesso per una PMI. Si può cominciare con un aggiornamento della pagina un paio di volte a settimana, sponsorizzandone i post su un pubblicato limitato per interessi e area geografica. Per cominciare ad avere visibilità e a fare qualche esperimento, su cui trarre dati e imparare, potrebbero bastare un paio d’euro al giorno per la pubblicità e qualche ora alla settimana per i contenuti e il monitoraggio dei risultati.

 

D: Ci racconti un caso di successo di buon marketing su Facebook che hai seguito personalmente di un’azienda e/o di un libero professionista?

R: Villaggio Amico è una RSA o quella che comunemente definiremmo casa di riposo, a Gerenzano, non lontano da Milano. In realtà è un centro polifunzionale, con asilo, palestra, studio medico, spazio conferenze, centro Alzaimher e altro. Li ho aiutati a formare alcune operatrici della struttura nel produrre contenuti su Facebook relativamente alle attività del centro e i risultati non si sono fatti attendere. La pagina ha visto una crescita costante di fan e un alto livello di coinvolgimento, con una frequenza di pubblicazione di contenuti giornaliera, sviluppata seguendo un calendario e un piano editoriale. Ti invito a vedere la pagina perché sono proprio brave.

 

D: Per quali settori professionali, a tuo avviso, Facebook si presta meglio come scenario per una campagna di promozione e vendita?

R: Quelli che hanno come cliente il pubblico finale sono privilegiati, perché su Facebook trovano uno spaccato sociale dove certamente sono compresi gran parte dei propri potenziali clienti. Facebook diventa l’alternativa misurabile e conveniente al cartellone stradale, al volantino o all’annuncio sul giornale. C’è solo da avviare la macchina, avere un minimo di creatività e buttarsi. Tentar non nuoce, perché i costi sono molto competitivi, soprattutto sui piccoli centri.

 

D: Quali dovrebbero essere le aspettative realistiche di una campagna di marketing per un’azienda e/o un libero professionista su Facebook?

R: L’obiettivo primario dovrebbe essere quello di puntare a diventare “top of mind”, ovvero a diventare la soluzione a cui pensa un cliente quando ha un problema che l’azienda può risolvere. Facebook può assolvere a questo scopo, con contenuti che da una parte intrattengono e dall’altra divertono o coinvolgono in altro modo. Essere presenti su Facebook e farlo sapere al cliente significa poi che il cliente cercherà la pagina per sapere qual è il numero di telefono da contattare o sapere l’orario d’apertura o ricordarsi il sito internet o prendere il coupon per l’offerta. Facebook è il quotidiano di 20 milioni di italiani (30 milioni su base mensile), nel loro smartphone che tengono sempre in tasca. Non dimentichiamolo.

 

D: Che cosa distingue una campagna di marketing su Facebook rispetto a quella su altri social media, social network e blog?

R: Facebook occupa circa il 90% del tempo passato dagli italiani sui social network. Questo dato si ricava calcolando i minuti medi passati da ogni utente per il numero di utenti. Facebook è il leader in entrambe le metriche e da qui il dominio assoluto. Credo che questo dato sia una buona risposta alla tua domanda.

 

D: Per concludere, per chi avesse ancora dei dubbi relativamente alla sua presenza e azione su Facebook per il suo business, che cosa gli diresti per evidenziare le opportunità che questo contesto potrebbe offrirgli?

R: Comprendo che soggetti che lavorano con il mondo business possano preferire altri strumenti (LinkedIn tra tutti), ma Facebook oggi non è più né un gioco, né un passatempo. Se vuoi è come avere accesso alla visibilità della prima serata in televisione, selezionando solo i potenziali clienti giusti, per interessi e area geografica. Non la tv locale che non vede nessuno, ma la prima serata di Raiuno, con un messaggio che raggiunge solo gli utenti col profilo giusto. Certo, non tutti i business si prestano a uno spot in prima serata, ma molti saprebbero certamente cogliere questa opportunità, fino a ieri inaccessibile. Facebook è questo e non c’è altro strumento con la stessa potenza.

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